CARICATORI PMXS - IL PROBLEMA E LA SOLUZIONE

Immagine caricatore

ATTENZIONE! L’ARTICOLO HA UN INTERESSE PURAMENTE INFORMATIVO, IL LETTORE E’ RESPONSABILE PERSONALMENTE PER LE PROPRIE ARMI E PER IL RISPETTO DELLE LEGGI IN MATERIA DI ARMI E DEI LORO CARICATORI, SOPRATTUTTO IN MATERIA DI CAPACITA’ DEGLI STESSI E DEL LORO UTILIZZO NEL RISPETTO DELLA NORMA VIGENTE.


Il Beretta PMX è stato lanciato nel mercato civile nella sua variante PMXs, caratterizzato da due differenze principali rispetto al modello rivolto alle forze armate: il gruppo di scatto limitato alla sola possibilità di fuoco in modalità semiautomatica e il caricatore limitato a 20 colpi. Entrambe le caratteristiche sono necessarie per poter commercializzare l’arma nel mercato civile, e nello specifico i caricatori sono limitati alla capacità di 20 cartucce per rispettare i limiti imposti dal recepimento della recente direttiva europea in materia di armi.

Il problema che ben presto si è presentato è che i caricatori “civili” da 20 colpi tendono a fessurarsi, presentando crepe a partire dalle labbra di alimentazione dello stesso.

immagine caricatore

- Un caricatore Beretta fessurato proprio nella parte posteriore delle labbra di alimentazione del caricatore

immagine caricatore

In foto si possono vedere un caricatore Beretta da 20 colpi (a sinistra) paragonato con un caricatore B&T per APC9/GHM9 da 25 colpi. Va tenuto in considerazione che il caricatore B&T in questione utilizza le stesse molle dei caricatori da 30 cartucce della stessa azienda. E’ probabile quindi che Beretta abbia adottato la stessa soluzione logistica, producendo una sola molla per entrambi i modelli di caricatori: quelli da 30 per il PMX “militare” e quelli da 20 per il pubblico civile.

Ne consegue che la lunghezza della molla del caricatore, se caricato a capienza massima, crea un’eccessiva tensione tra le cartucce e le labbra di alimentazione, provocando le fessure sopracitate.

La soluzione per ora sembra essere una di queste due: la prima è procurarsi caricatori originali B&T da 25 o 30 colpi, i quali sono totalmente compatibili e meno fragili degli originali Beretta. Tuttavia i caricatori dell’azienda svizzera al momento sono difficili da trovare, e addirittura il distributore italiano B&T ad oggi (febbraio 2024) ne è sprovvisto da mesi. Inoltre questi caricatori sono tendenzialmente più costosi dei caricatori forniti in dotazione da Beretta. La seconda soluzione, che mi sento di suggerire maggiormente, sono i pad della nostrana Toni System da +9 colpi. Questi pad sono un prolungamento progettato per i caricatori standard da 20 colpi di Beretta, portandoli quindi a una capacità di 29 colpi. Il pad è costruito in polimero opaco, caratterizzato da un corpo esterno, un liner interno che fa da guidamolla e un fondello. Vista la lunghezza della molla di serie il pad non ne richiede la sostituzione e funziona perfettamente, anche completamente carico o nell’alimentazione delle ultime cartucce, a molla del caricatore rilassata.

Il pad proposto da Toni System rappresenta ovviamente un costo in più ma è sicuramente più economico dei caricatori B&T, e aiuta sicuramente a preservare la vita dei caricatori originali Beretta.

 

immagine caricatore

 

Se se possiede quindi un Beretta PMXs vale la pena considerare l’opzione dei pad TS, ricordando però di rispettare la normativa in materia di posseso dei caricatori con capacità superiore a quella concessa dalla legge.

Print

©Christian Gorr - ARMI 360 | 2024