Red Dot Holosun HS407C-X2 e piastrina Toni System per red dot

immagine red hot holosun

In questa breve recensione vedremo i due accessori fondamentali per chi volesse avvicinarsi al tiro sportivo, ludico o per difesa con red dot su arma corta. Ovviamente il primo è l’Holosun HS407C-X2, il red dot stesso, e il secondo è la sua staffa per montaggio della Toni System.

Il Red dot.
La recensione vuole presentare uno “starter kit” per chi, senza spendere troppo, voglia accessoriare la propria arma con un red dot. Per questo motivo il HS407C-X2 è la scelta che mi sento di consigliare: alla fascia di prezzo in cui si inserisce è probabilmente il red dot per pistola più affidabile sul mercato. Ciò che lo rende così appetibile è l’unione di caratteristiche strutturali e interne ottime nella sua categoria.
Partendo dall’esterno il red dot utilizza la stessa “impronta” dei più famosi Trijicon RMR e SRO, ciò significa che volendolo installare su una pistola sarà facile trovare le piastrine necessarie all’installazione, o in alternativa riutilizzarlo su una carabina tramite i molti attacchi picatinny per RMR disponibili sul mercato. La struttura esterna è in alluminio 6061, non resistente come l’Ergal (alluminio 7075), ma i cui punti critici attorno alla lente sono ben rinforzati. Le torrette di regolazione sono a filo della carcassa esterna del red dot, assicurandone la protezione da urti. Il vano batteria è accessibile lateralmente ma è chiuso con una vite e isolato dall’esterno tramite un O-ring, assicurando una tenuta maggiore rispetto ai red dot in cui il vano batteria è situato a incastro o pressione.


La lente è chiara e non eccessivamente tinta, permettendo una buona visibilità durante l’acquisizione del puntino. Le lenti di altri red dot sono tipicamente clorate tendenti al blu per migliorare il contrasto col puntino e di conseguenza ridurre il consumo energetico. L’Holosun, nonostante una ridotta colorazione della lente, è dotato di un’elettronica particolarmente efficiente che garantisce (dichiarate) ben 50 000 ore di durata della batteria (una CR1632) a un’impostazione media di luminosità del puntino. In base alla mia esperienza non ho ancora potuto verificare questo dato, ma è vero che il red dot da me utilizzato non ha avuto bisogno di un cambio di batteria in più di un anno e mezzo di utilizzo, quindi per ora quantoaffermato dal produttore resta vero.
A migliorare l’efficienza il red dot può utilizzare una funzione di auto-spegnimento e auto-accensione regolate da un sensore interno di movimento, il quale disattiverà il punto rosso dopo un determinato periodo di inutilizzo e lo accenderà non appena l’arma sarà mossa. Queste funzioni sono regolabili e disattivabili. Può anche essere utilizzata una funzione di auto regolazione in base alla luce catturata dal pannello solare posto sopra la lente. Lo stesso potrà inoltre mantenere in funzione il red dot qualora la batteria dovesse esaurirsi, alimentandosi dalla luce circostante. La proiezione del puntino non sarà luminosa quanto durante il normale utilizzo ma comunque sufficiente ad acquisire una linea di mira.
In conclusione, per quanto riguarda il red dot, in base alla mia esperienza diretta vedendo le performance di altri red dot sui campi di tiro dinamico mi sento di suggerire i prodotti Holosun, e in particolare il 407C-X2 come miglior scelta per chi vuole iniziare con un budget ridotto. Sono quindi esclusi i leader del settore, quali Trijicon e Aimpoint, i cui prodotti offrono migliori garanzie a fronte però di una spesa iniziale più consistente.

Piastrina per red dot Toni System

Determinato il modello di red dot che vorremo porre sulla nostra pistola il passo successivo sarà installarlo sulla stessa. In questo caso parliamo di una soluzione per quelle pistole, come la mia Arsenal Firearms Strike One, che non sono fresate sul carrello permettendo un alloggiamento dedicato al red dot. La pistrina prodotta da Toni System infatti si inserisce nella coda di rondine della tacca di mira, sostituendola. Questa soluzione - Toni System non è l’unica azienda che propone questo tipo di prodotti – converte quindi la pistola all’uso del solo red dot come sistema di mira, in quanto non resta lo spazio necessario all’uso di una tacca di mira in co-witness. Il punto forte del prodotto Toni System rispetto ad altri design è la sua costruzione in un pezzo unico in Ergal, che la rende robusta ma anche capace di assorbire le vibrazioni a cui il red dot sarà sollecitato. Il fissaggio nella coda di rondine avviene a pressione e poi può essere bloccata in posizione tramite un paio di grani di fissaggio verticali rispetto al canale in cui si inserisce. La piastrina inoltre viene inviata con i suoi piccoli recoil lugs, ossia dei piccoli cilindri che serviranno a fissare in posizione il red dot e assorbire il rinculo, alleggerendo il carico a cui le viti saranno sottoposte.
La piastrina in questione è il modello compatibile con le tacche di mira Glock e offre uno schema per le viti e i lugs che permette di installare una moltitudine di red dot diversi, in base alla posizione delle loro viti e dei recoil lugs stessi. La compatibilità dei red dot con la piastrina è indicata su una tessera che viene spedita nella confezione, ma è anche presente sul sito.

A testimoniare la qualità di questa combinazione la pistola, con questi due accessori installati, ha tra il 2021 e il 2022 sparato all’incirca 15 mila cartucce di 9x21, senza riscontrare danni agli accessori descritti.
Per chi volesse quindi avvicinarsi al mondo del tiro dinamico, o anche solo per divertimento, senza cambiare la propria pistola questa combinazione è a parer mio la più efficace e meno dispendiosa che il mercato italiano offre.

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©Christian Gorr - ARMI 360 | 2024